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Jannik Sinner supera Djokovic per la terza volta in tre mesi e e compie un’impresa storica, conquistando così la sua prima finale Slam agli Australian Open.
Il giovane italiano ha sconfitto il re degli Australian Open nonché il numero 1 al mondo con un punteggio di 6-1 6-2 6-7 6-3 in una partita eccezionale.

Questa vittoria segna un momento epocale per il tennis italiano, con l’altoatesino che diventa il primo italiano a raggiungere la finale degli Australian Open.
Una partita che rimarrà nei libri di storia come un trionfo del giovane talento italiano sulla scena internazionale.
Ora, Sinner dovrà prepararsi alla sua prima finale Slam, affrontando Zverev.


Sinner domina in quattro match e inchioda Nole a fondo campo

Dopo aver staccato il pass alla semifinale con la vittoria contro Rublev, l’italiano è arrivato alla sfida con
la carica giusta.
I primi minuti hanno visto un Sinner dominante, mentre Djokovic sembrava fuori forma, a tratti irriconoscibile, commettendo errori sia di diritto che di rovescio.
Sin dall’inizio, l’italiano ha mantenuto un ritmo elevato, impedendo al serbo di prendere in mano le redini del gioco, tant’è che il primo set si è concluso piuttosto rapidamente con un netto 6-1 a favore di Sinner.

Nel secondo set, Djokovic ha continuato a commettere errori, mentre Sinner lo ha costretto all’angolo.
Con due palle break nel terzo game, l’italiano ha ottenuto un vantaggio significativo, chiudendo il set con un grandioso 6-2.

Nel terzo set, Djokovic ha alzato il livello di gioco, ma Sinner ha resistito nonostante qualche errore di troppo. Il serbo è riuscito a portarsi avanti 5-4, mettendo Sinner alla prova nel servizio per rimanere nel set, ma Djokovic è riuscito a prolungare la partita.

Nel quarto set, Sinner sembrava meno brillante inizialmente, ma ha compiuto un capolavoro nel quarto game, rimontando da 0/40 e ottenendo un break su Djokovic.
Ciò che fa la differenza è la seconda di servizio di Sinner, che raccoglie il 66% dei punti, impedendo a Djokovic di trovare il ritmo giusto.
Con un’ottima performance, ha chiuso la partita con un 6-3 nel quarto set, conquistando la sua prima semifinale Slam.


Sinner supera Djokovic e cambia la storia del tennis

Il trionfo di Sinner in questa competizione ha cambiato letteralmente il corso della storia del tennis.
Djokovic, vincitore per ben 10 volte a Melbourne, subisce la sua prima sconfitta in una semifinale agli Australian Open dopo 2.195 giorni.
L’anno scorso, infatti, il serbo ha vinto il 22° Slam della sua carriera, chiudendo la sfida conto Tsitsipas in tre set.
Il re del tennis, con 24 Slam, a quasi 37 anni e dopo una carriera da cannibale, ha iniziato a dare i primi cenni di difficoltà.

Incredibilmente, Sinner ha vinto tre delle ultime quattro partite contro Djokovic, diventando la vera bestia nera del serbo.
Ma, sebbene Sinner lo avesse già precedentemente sconfitto a Torino, questa vittoria a Melbourne ha tutt’altro sapore, quello dell’inizio di una nuova era.

Jannik, infatti, è il primo da Wawrinka nel 2013 a strappare un set 6-1 a Nole in uno Slam, ma soprattutto il primo a superarlo agli Australian Open dopo il miracolo di Chung nel 2018.

Questa vittoria segna la prima volta che un giocatore azzurro raggiunge la finalissima in questo torneo.
L’altoatesino, all’età di 22 anni e 165 giorni, diventa il finalista più giovane nel singolare maschile agli Australian Open.

Sinner supera Djokovic

Sinner: Mi ero allenato con Djokovic, cercavo di imparare dai migliori.”

“E’ stata una partita durissima.
Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto.
Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo.
Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita.
Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita.
Fa parte del mio processo di crescita.
Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte.
Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro.
Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori.
Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio ma ho la sensazione di poter migliorare ancora.
Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo.
Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam.
Zverev o Medvedev?
La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo.
Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante.
Vediamo chi affronterò domenica.
La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”

Jannik Sinner