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La rimonta Champions è possibile, la rincorsa al quinto posto è ufficialmente riaperta.
Due indizi formano una prova a dir poco schiacciante.
Dopo il Sassuolo anche la Juventus cade sotto i colpi del Napoli del nuovo corso targato Calzona.
È bastato lavorare sulla testa dei campioni d’Italia per ritrovare gioco ed entusiasmo.
Siamo alla prova certificata che il Napoli campione d’Italia non poteva allenarlo uno qualsiasi, bensì un tecnico che ripropone i concetti di gioco, il modello, l’atteggiamento, oltre al sistema, quel 4-3-3 di Spallettiana memoria.

Da Garcia a Mazzarri, fino a Calzona.
De Laurentiis dopo essersi preso le sue colpe le ha finalmente espiate capendo che bastava stimolare la testa di un gruppo diventato all’improvviso apatico; un pizzico di l’allegria in quella voglia di ritrovare quei meccanismi oleati della passata stagione.

E i risultati sono arrivati, sette punti in tre gare, due vittorie di fila e un pareggio, l’altro contro il Barcellona.
Il Napoli è lì, grazie anche ad un Osimhen ritrovato, alle nuove magie di Kvaratskelia e alla grinta di Raspadori entrato dalla panchina.
In fondo il Napoli scudettato è passato sopratutto dalle loro giocate, ed ora ci troviamo di fronte ad una squadra che ha ritrovato finalmente le certezze e quegli automatismi smarriti.

In fondo la squadra è la stessa rispetto all’anno scorso, senza Kim, Lozano ed Elmas, e con uno Zielinski a mezzo servizio.
La fotografia di Napoli Juventus è tutta lì, con i bianconeri che sbagliano sotto porta e con Kvaratskelia che torna ad essere cecchino infallibile dalle parabole perfette ed imparabili.
Anche un po’ di cinismo sotto porta non guasta, il possesso palla c’è, la voglia di rimontare in classifica pure.

Ora la zona champions, il quinto posto per intenderci dista quattro punti con gli scontri diretti da giocare in casa contro Atalanta, Bologna e Roma.
Quel che conta sopratutto è che il Napoli sia tornato a vincere due gare di fila e non succedeva da inizio campionato con Udinese in casa e lecce fuori.

Vincere divertendosi di nuovo, aspettando nell’anticipo di campionato già venerdì il Torino e poi la trasferta dell’anno a Barcellona con i catalani che perdono pezzi da novanta come De Jong e Pedri.  
Gli indizi per una stagione che potrebbe svoltare in maniera definitiva aumentano in Italia e anche in Europa.

La partita più importante della stagione arriva con il miglior Napoli visto fino a questo punto.
In ballo anche il mondiale per club, disputarlo insieme alla Champions dell’anno prossimo significherebbe salvare una stagione fin qui deludente, oltre a mettere in cassa almeno cento milioni per assicurarsi un mercato da favola insieme alla cessione di Osimhen…