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Salernitana, peccato davvero! Si può ancora salvare la stagione, ma occorrono rinforzi e un ds da campo.

Peccato, davvero peccato. Perchè oggi sembrava proprio la giornata giusta. 18mila spettatori, striscioni di sostegno in tutta la città, curva Sud da brividi, avversario alla portata, dirette concorrenti quasi tutte sconfitte e vantaggio lampo dopo appena 80 secondi grazie a una bellissima azione corale. Poi, però, la Salernitana ha pagato a caro prezzo situazioni che si ripetono da inizio stagione e che stanno compromettendo la stagione.

Nulla contro Lovato, ma chiudere altrove il campionato potrebbe far bene anche al ragazzo. Il retropassaggio sbagliato col Bologna, l’inspiegabile fallo da rigore commesso oggi pomeriggio, una serie di errori clamorosi che non giustificano l’investimento fatto nell’ambito dell’operazione Ederson: può poco qualunque allenatore se in retroguardia ci sono disattenzioni di questo genere.

E cosa dire di Ikwuemesi, Tchaouna e Legowski, gente che dovrebbe dare l’anima per la maglia granata anche in segno di riconoscenza nei confronti di una società che li paga profumatamente e che ha dato loro la possibilità di mettersi in vetrina nel campionato italiano. A tratti sembra quasi vadano per conto loro e questo non va bene, soprattutto a cospetto di un Candreva che quasi piange dopo la partita e di Kastanos che si mette a disposizione con una caviglia dolorante.

Proprio per questo riteniamo sia indispensabile aggiungere all’organigramma la figura di un direttore sportivo da campo, che sia di supporto all’allenatore e che stili un regolamento interno rigidissimo vivendo in prima persona la quotidianità. Sabatini è dirigente di livello che, per tanti motivi, ad ora ha operato soprattutto da Roma. Ed è giusto fidarsi di lui al netto dell’evidente ritardo sul mercato in entrata e in uscita.

Ora, però, la proprietà (che ha fatto una bella scelta con Petrucci vice presidente) deve fare un ultimo, duplice sforzo. Sia per quanto riguarda il ds, sia sul mercato. Iervolino ha garantito due salvezze storiche ed emozionanti e siamo certi che siano folli le teorie che parlano di un presidente disimpegnato e disincantato. Tutt’altro. Però a questa Salernitana occorrono due grandi difensori e un bomber a prescindere dal futuro di Dia.

E proprio su Dia urge una riflessione. Parte della stagione è stata compromessa anche per i suoi noti mal di pancia e per alcuni atteggiamenti che hanno incrinato irrimediabilmente il rapporto con la piazza. Indicarlo come “salvatore della patria” dopo quanto accaduto, non potrebbe suscitare malumori all’interno dello spogliatoio? A nostro avviso una cessione entro il 31 gennaio sarebbe soluzione ottima per tutti.

Riteniamo, infine, che sventolare bandiera bianca sia prematuro. E’ vero, i punti persi stasera pesano come un macigno e il calendario, a maggio, proporrà in chiusura le trasferte di San Siro e dello Stadium. C’è inoltre la concreta possibilità di scendere in campo con la Roma lunedì con un distacco superiore ai 6 punti dalla zona salvezza. Tuttavia lo sport insegna che le imprese sono dietro l’angolo…e la Salernitana è l’esempio lampante.