fbpx

Addio sogni di difesa scudetto. Dallo Stadium allo stadium. Dal gol scudetto di Raspadori a quello di Gatti. Dai 22 punti di distacco rifilati in classifica alla fine del campionato ai bianconeri, ai dodici della Juventus sul Napoli della gestione targata Garcia-Mazzarri 2.0.

I conti non tornano rispetto al poco tempo trascorso fin qui e anche delle due squadre che sono in linea di massima sulla carta le stesse rispetto alla scorsa stagione. Una cosa è certa: anche il risultato di Torino è stato bugiardo, forse anche di più rispetto a quello contro l’Inter, per quanto si è visto in campo con un Napoli che ha giocato un buon calcio, ma che come al solito che ha mostrato i soliti problemi nella fase difensiva e nella concretizzazione delle azioni.

Kvaratskelia lontano anni luce dalla condizione e dalla brillantezza della scorsa stagione; difesa orfana di Kim con Juan Jesus che fa quel che può, Natan adattato a sinistra. La fase difensiva non convince ancora, c’è da lavorare ed aggiustare. Magari manca anche un po’ di fortuna, cinismo sotto porta. Vedi Kvara e Di Lorenzo.

La condizione atletica è ancora precaria con una squadra che nella seconda parte di gara è calata vistosamente, non è la prima volta che accade e forse non sarà nemmeno l’ultima a testimonianza che la preparazione estiva è stata completamente sbagliata e le ripercussioni ancora si vedono. Bisognava esonerare Garcia dopo la Fiorentina, si è perso tempo oltre ad aver bucato clamorosamente la scelta del dopo Spalletti. Ma se lo scudetto vola via, c’è da conquistare almeno il quarto posto in una super bagarre per l’Europa che conta. Senza dimenticare che contro il Braga si gioca una gara dove è vietato sbagliare, ma bisognerà vincere e convincere che la cura Mazzarri (l’ultimo a cui si possono dare colpe) sta portando i suoi risultati in barba anche alla sfortuna.