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Roger Federer ha annunciato al pubblico il suo addio al tennis.

Dopo l’addio di Serena Williams, arriva anche un’altra triste notizia per il mondo del tennis che lascia tutti i fan con il fiato sospeso.
Roger Federer, all’età di 41 anni, decide di ritirarsi e mettere fine alla sua straordinaria carriera.
Una scelta dolorosa fatta già a Luglio, pochi giorni dopo la finale di Wimbledon, ma resa pubblica solo nelle ultime ore, determinata dai grandi problemi al ginocchio.

King Roger, come tutti lo chiamano, con 20 successi in 31 finali, è il terzo tennista più vincente nei torni del Grande Slam.
Probabilmente lo svizzero è uno dei tennisti più amati al mondo grazie alla sua umanità, dimostrata fuori e dentro al campo.

La sua ultima conferenza stampa è quasi irreale, c’è forte tensione nelle sue parole.
Grande rammarico non solo per Federer stesso, ma anche per chi lo ha seguito passo dopo passo, acclamandolo e festeggiando le sue vittorie.
Il campione ha scritto una lettera di commiato per ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto durante questi anni.

 “Confermo che giocherò solo il doppio poi mi ritirerò dal torneo e Matteo Berrettini entrerà al mio posto”. 

La scelta è quella di giocare il suo ultimo doppio alla Laver Cup.
Per la sua ultima sfida, Federer ha scelto di sfidare il suo amico e collega Rafael Nadal.
Un messaggio di grande sportività.

“Lui e io abbiamo una relazione abbastanza unica se si pensa alla grande rivalità, perché ci rispettiamo, siamo amici e penso che giocare il doppio con lui sarebbe anche un bellissimo messaggio. Per far capire che possono esserci grandi battaglie ma anche grandi rapporti umani”.

Non ci sono molti campioni come lui, e forse è per questo che non ci si aspettava una decisione del genere.. eppure quella alla Laver Cup, sarà l’ultima apparizione di Federer.

Una vita trascorsa con in mano una racchetta, una carriera divina, con dei risultati stellari.
Federer è stato capace di mostrare al mondo tutta la sua forza, la sua potenza, la sua tecnica, ma soprattutto la sua umanità.
Spesso si è commosso e ha mostrato le sue emozioni senza vergogna, battendo quel muro che c’è tra i grandi campioni e i fan sugli spalti.


Re Roger può vantare una carriera culminata dai successi.
La prima volta che sollevò la coppa fu in Coppa Davis nel 2001. Quella fu l’occasione in cui, per la prima volta, la Svizzera riuscì a battere gli Stati Uniti.
Un campione emotivo, che negli anni ha versato tante lacrime di gioia tutte le volte che aggiungeva un tassello importante alla sua carriera.

Dopo tutti questi anni, ha scelto la città di Londra per mettere fine ala sua carriera.
Si chiude, così, un ciclo in una città che tra Wimbledon e le Atp Finals è un posto davvero speciale per il campione.

I tifosi hanno tenuto gli occhi incollati sui suoi movimenti, guardando i suoi match fino all’ultimo minuto.
Una meraviglioso gioco di movimenti, di signorilità, di classe.
Uno sportivo nel vero senso della parola, come non ce ne sono quasi più.
Speriamo solo di vederlo ancora in giro…
Sicuramente la parola “Tennis” sarà per sempre legata a “King Roger”.