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Il dilemma Napoli: Garcia in”-“Garcia out”. La piazza è spaccata in due tra chi vuole l’out e sono i tifosi che incalzano e insorgono sul web, mentre De Laurentiis elogia la squadra con un post subito dopo il pari di Bologna.
Una cosa è certa, bisogna dimenticare Spalletti in fretta, perchè Garcia non si tocca, resta al suo posto, a prescindere.

E Napoli si spacca in due per un Napoli che non macina più gioco ed avversari come l’anno passato. Già, perché guardando la classifica dopo appena cinque giornate i conti non tornano, perché sono già sette i punti che dividono i campioni in carica dalla vetta.

Numeri a parte, a Bologna qualche segnale di ripartenza si è visto, specie nel primo tempo dove la squadra è rimasta più compatta tra i reparti, più corta e meno a corto di idee di gioco rispetto alle ultime apparizioni in campionato e anche in Champions contro il Braga.
La nota positiva è il debutto di Natan che non sarà Kim, ma la sua partita l’ha fatta dimostrando al momento di poter fare la sua parte affianco ad Ostigard, considerata la doppia assenza in difesa di Rrhamani e Juan Jesus infortunati. Anche il centrocampo ha ripreso a palleggiare di più con Lobokta, Anguissa e a sterzare con Zielinski.

Poca incisività e azioni pericolose, invece, in attacco e nel corso di tutta la gara. Fatto sta che le scintille sono andate in scena al rigore fallito da Osimhen, che dopo aver centrato un legno clamoroso ad inizio gara ha fallito il rigore che avrebbe potuto dare la vittoria al Napoli.
Diciamo che, per carità, un penalty si può sbagliare, anche se il modo lascia perplessi; lascia invece sconcertati la  reazione del bomber azzurri alla sostituzione di Garcia.

In panchina all’ingresso di Simeone con l’uscita del nigeriano è scoppiato a dir poco il finimondo. Osimhen si è lasciato andare ad una crisi di nervi, sfociata nel cattivo gusto di dare dritte in diretta mondiale al suo allenatore. Premettiamo che un giocatore, seppur il capocannoniere dell’ultimo campionato, nonché candidato al pallone d’oro non può reagire in quel modo nei confronti del suo allenatore-superiore.   

E allora il tormentone continua, Garcia in o out lo scopriremo nelle prossime sfide contro Udinese, Lecce in campionato e Real Madrid in Champions dove scopriremo i reali obiettivi del Napoli che ha detta di Garcia restano legati  solo al quarto posto per il quale gli azzurri al momento sono fuori .