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La recente vittoria della Juventus in Coppa Italia, è stata rapidamente offuscata dalle intemperanze del tecnico Massimiliano Allegri, che potrebbe mettere fine alla sua esperienza sulla panchina della Juventus.

Durante e dopo la finale, il comportamento del tecnico livornese ha generato un tumulto tale da mettere in dubbio la sua permanenza sulla panchina bianconera, probabilmente anche prima della conclusione della stagione.

La Juventus, ora, sta considerando il licenziamento per giusta causa di Massimiliano Allegri, a seguito di comportamenti davvero fuori luogo segnalati dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago e dall’agenzia di stampa LaPresse.
Una decisione potrebbe arrivare presto, determinando se Allegri sarà presente in panchina per le ultime due giornate di campionato contro Bologna e Monza.

Allegri

Le motivazioni dell’espulsione di Allegri

La vittoria della Coppa Italia, avrebbe dovuto essere un momento di gioia per la Juventus, ma invece è stata oscurata dal comportamento inaccettabile del suo allenatore.

La serata è iniziata con grandi tensioni in campo, culminate nell’espulsione dell’allenatore Massimiliano Allegri da parte dell’arbitro Fabio Maresca.
Allegri, furioso per le decisioni arbitrali, ha reagito in modo violento lanciando la giacca e sfilandosi la cravatta.
Un comportamento che ha portato a una squalifica di due giornate e a una multa di 5.000 euro.

Ma non è finita qui.
Dopo la partita, Allegri ha mostrato segni di rottura con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, aumentando le speculazioni su tensioni interne alla squadra.
Un’aggressione verbale denunciata dal direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, ha aggiunto ulteriore tensione.
La dirigenza della Juventus, il presidente Gianluca Ferrero e i legali del club, stanno valutando se licenziare immediatamente Allegri o attendere la fine della stagione.

Le tensioni esplose hanno, senza alcun dubbio, messo in luce i limiti della gestione Allegri, portando la dirigenza a considerare seriamente la sua permanenza.
Ecco perché La Juventus, ha iniziato a considerare il licenziamento per giusta causa di Allegri, valutando le sue intemperanze e precedenti controversie disciplinari.

Allegri

Il licenziamento per “giusta causa”

La “giusta causa” può determinare la rapida fine di un contratto di lavoro quando eventi imprevisti lo rendono impossibile da continuare.
Nel caso specifico, mancano dettagli per un giudizio completo, ma è chiaro che l’allenatore è un dipendente della società e deve, pertanto, mantenere un comportamento adeguato.

L’articolo 19 richiede ai tecnici di essere leali, onesti e rispettosi dei principi sportivi, con sanzioni che vanno da multe al licenziamento.
Ecco perchè i presunti comportamenti scorretti di Allegri possono giustificare sanzioni severe o il licenziamento, violando le regole della FIGC e il contratto collettivo di lavoro.

La dirigenza deve ponderare le implicazioni legali e le opzioni disponibili, che potrebbero includere una separazione amichevole o il licenziamento.

Mentre i legali del club valutano tali possibilità, la lunga relazione tra Allegri e la Juventus sembra volgere al termine, con conseguenze significative sul futuro del club.

Una situazione davvero delicata, che pone la Juventus di fronte a una decisione critica, con impatti immediati e a lungo termine sulle sue operazioni e la sua reputazione nel mondo del calcio.