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La capolista Napoli se n’è andata e non si acchiappa più. Più 18 dalla seconda in classifica è un distacco siderale, da altro Pianeta del calcio. È il pallone degli estraterrestri quello che sta giocando il Napoli di Spalletti in campionato con Osimhen e Kvaratskelia che sembrano far rivivere la coppia delle meraviglie Maradona e Careca.

Anche contro il Sassuolo hanno dato spettacolo, con tutto il Napoli all’ennesima prova di forza. Sessantadue punti su sessantasette disponibili, numeri da record dei nuovi galattici che giocano quasi come dei cyborg. Il gol di Kvara è una magia, uno slalom infinito con finta e contro finta e tiro. Il nomignolo che gli hanno scelto i tifosi del napoletani inizia a calzargli a pennello: Kvaradona. Lui inventa magie, proprio come faceva Diego ai bei tempi, mentre Osimhen è devastante in attacco, al settimo gol in sette partite: 18 totali. Il raddoppio del nigeriano è di rara potenza e bellezza ed ha ricordato un gol alla Roma di Careca nell’anno dell’ultimo scudetto. Il Mapei Stadium sembrava un piccolo Maradona, non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere sotto il Vesuvio quel giorno tanto atteso. Già, perché dopo trentatré quel sogno sembra ormai a portata di mano. Ma il bello potrebbe ancora venire, perchè c’è la possibilità di sperimentare la forza, il gioco a memoria di questa squadra sinfonicamente perfetta anche con le grandi d’Europa.

Con il vantaggio di poter gestire non solo una rosa ampia e competitiva, ma anche il vantaggio accumulato in canpionato. Insomma, a questo Napoli nulla è vietato, nemmeno pensare in grande in Europa dopo aver praticamente stracciato il campionato.