Gianmarco Tamberi, il campione olimpico di Tokyo 2020, ha affrontato una serie di sfide fisiche e psicologiche per guadagnarsi un posto nella finale del salto in alto alle Olimpiadi di Parigi.
L’atleta azzurro, noto per la sua determinazione e passione, è riuscito a superare quegli ostacoli che avrebbero potuto compromettere la sua partecipazione ai Giochi olimpici nella capitale francese.
Dopo la lesione lesione miofasciale, a pochi giorni dalla gara, Tamberi è stato ricoverato d’urgenza per un sospetto calcolo renale, accompagnato da febbre alta.
Questi problemi di salute hanno rischiato di mettere fine al suo sogno parigino, ma fortunatamente la febbre è scomparsa solo poche ore prima del suo debutto in pedana.
Nonostante le mille difficoltà, Tamberi è riuscito a mantenere la concentrazione e ha ottenuto la qualificazione alla finale con un salto di 2,24 metri, superato al primo tentativo.
Un risultato particolarmente significativo.
Dopo aver superato i 2,20 metri, Tamberi ha mancato i 2,27 metri in tre tentativi, ma ciò non ha compromesso il suo accesso alla finale.
Ora, sale l’attesa per la finale di Sabato 10 Agosto, quando Tamberi avrà l’opportunità di competere per un’altra medaglia olimpica.
Speriamo che l’azzurro possa continuare a scrivere la sua straordinaria storia sportiva.
Tamberi conquista la finale con 2,24
Certo la qualificazione non è stata facile, e il carico emotivo si è fatto sentire, come dimostrano le lacrime di Tamberi durante un’intervista, quando ha ricordato le difficoltà affrontate nelle precedenti Olimpiadi di Rio e Tokyo.
Sicuramente si tratta di una sfida davvero difficile, ma Gianmarco Tamberi è determinato a dare il massimo, supportato dalla moglie, dagli amici e dal suo team.
Anche l’altro azzurro in gara, Stefano Sottile, e l’altro campione olimpico di Tokyo, Mutaz Essa Barshim, si sono qualificati per la finale.
Barshim ha affrontato un problema al polpaccio durante la qualificazione, ma Tamberi, mostrando grande sportività, si è subito preoccupato per le condizioni del suo amico e rivale.
La finale vedrà Tamberi concentrarsi esclusivamente su se stesso, deciso a superare le avversità e a inseguire il sogno di una seconda medaglia d’oro consecutiva.
Tamberi: “Spero di farvi impazzire come tre anni fa“
Il campione azzurro ha espresso tutta la sua gratitudine ai tifosi, che gli hanno mostrato vicinanza in questi giorni così difficili sia fisicamente che emotivamente.
“Sto bevendo tantissima acqua, prendo gli antinfiammatori,
Gianmarco Tamberi
ma non gli antibiotici nonostante qualche dottore me li volesse prescrivere.
Disobbedisco, come quando avrebbero voluto trattenermi una notte in osservazione,
ma ho firmato per uscire.
Appena girerò l’angolo azzererò tutto,
bisogna ripartire da quello che ero cinque giorni fa e cancellare gli ultimi.
Oggi è stato un disastro, a parte la voglia di fare,
non avevo nulla.
La rincorsa era lenta e nelle gambe non aveva la forza per lo stacco,
ma sabato avrò le energie giuste e sarà un’altra storia,
spero di farvi impazzire come tre anni fa.
Grazie a tutti coloro che mi hanno mandato messaggi in questi giorni,
non mi aspettavo tutto questo affetto.
Sapevo che oggi sarebbe stata la gara più dura della mia vita
e per assurdo sarà più facile la finale.
Oggi non è andato niente, ho cercato di sprecare meno energie possibili,
ma la gamba non teneva e comunque sabato sarà un’altra cosa,
ogni giorno sto sempre meglio e ci tengo troppo a fare bene
perché vivo da anni solo per questo e per far impazzire tutti i tifosi italiani che si aspettano tanto da me.
Barshim ha avuto un crampo, l’ho aiutato ma alla fine i 2,27 li ha fatti e io no.
Furlani non potevo non vederlo ieri, è un atleta straordinario e nei prossimi anni farà cose pazzesche.
Chiedo scusa ai mie compagni di nazionale
perché non sono riuscito a fare, da capitano,
il solito discorso motivazionale che sempre faccio alla vigilia”.